Bistrot 64 - Roma

Giugno 2024

Caro diario,

Il solstizio d'estate è caduto da qualche giorno ed ha sancito l'avvento della nuova stagione, ma la città eterna, nella quale mi trovo, ha anticipato già da tempo il caldo estivo mettendomi in grande difficoltà. Difficoltà che ritrovo anche la sera, nonostante il calar del sole, nell'affrontare il pasto conclusivo della giornata a tema cucina romana. Le buonissime quanto pesanti code alla vaccinara, trippe e intrecci di pajata, per non parlare dei primi iconici, sono entrati a gamba tesa nella mia dieta, perciò, ho bisogno di fuggire dalle colorate e rumorose trattorie, per ristabilire un equilibrio alimentare.

Nonostante la distanza ed il "bizzarro" sold out di Max Pezzali allo stadio Olimpico, domo uno dei tanti monopattini elettrici, divenuti oramai elementi caratteristici come i piccioni, e attraverso la capitale guidando verso il crepuscolo.
Giungo nel quartiere Flaminio accolto da una pace inaspettata alla quale sono per niente abituato lavorando nel centro storico di Roma. Finalmente mi accomodo all interno del Bistrot 64, semplice e minimale, di stile quasi nordico, ristorante d'eccellenza nell'offerta gourmet romana, dove splendeva fiera la stella Michelin.
Oggi il progetto Bistrot 64 è ripartito vivace e prepotente, sotto la gestione di Emanuele Cuozzo, le mani di chef Zezza e la guida di Nicola sommelier, nonché mio caro cugino.
Il menù approcciato è Innovazione, 8 portate che riassumono la filosofia del ristorante: la materia prima di elevata qualità, l’esperienza che si fonde con l’innovazione, la tradizione con sfumature orientali, stagionalità e sostenibilità rendono la loro cucina essenziale e innovativa nei sapori e nell’estetica.
Bistrot 64 è una fenice diretta verso il "cielo stellato"...

Piatto preferito: Fungo lion's mane cotto in grasso di manzo, servito con latte di rosmarino, polvere di prezzemolo e fondo di funghi (fig.8)
curiosità: la carbonara come pre-dessert (fig.9)

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