Caro diario,

sono molte le leggende e le storie tramandate nel corso dei secoli sul Lago di Pilato, luogo incredible ricco di mistero e bellezza oltre ad essere uno dei rari laghi glaciali degli Appennini. Per sfuggire alle afosissime giornate di questo luglio, io e Riccardo decidiamo di intraprendere questa avventura molto suggestiva, bivaccare presso la grotta sotto Pizzo del Diavolo, nella valle del lago alle pendici del Monte Vettore. Abbiamo scelto di partire da Castelluccio di Norcia, passando da capanna Ghezzi ed attraversando Forca Viola:
≃ 3/4 ore di percorrenza
≃ km di distanza
≃ 600m di dislivello
Durante il tragitto non posso che pensare alla leggenda che più mi affascina, quella leggenda che narra del desiderio di Ponzio Pilato, condannato a morte dall'imperatore romano Tiberio, di essere "accompagnato" alla morte da un carro trainato da buoi. Il carro una volta giunto alla sommità del Vettore precipitò e l'impatto con la terra creò la conca dove oggi rispecchia il Lago e dove, sempre secondo la leggenda, giacciono corpo e anima di Ponzio Pilato. 

Arrivati a destinazione verso sera, ci predisponiamo per affrontare la notte all'interno della grotta, circondati da un'atmosfera pazzesca e un silenzio assordante.
Qualche ora di sonno e l'alba ci sveglia con le sue sfumature, seppur trovandoci ad un'altitudine di 2000m/slm le temperature estive si fanno sentire e imbocchiamo la strada verso casa di prima mattina.
E' un'esperienza magica che ripaga il sacrificio dell'escursione, le leggende contribuiscono a rendere posti già incantevoli ancor più sacri e misteriosi, aumentando il senso di rispetto e ammirazione nei loro confronti. 
Per questo spero che ci fosse una continua tutela e cura di simili luoghi da parte nostra; è importantissimo rispettare il divieto di avvicinarsi o immergersi nelle acque del Lago dI Pilato, ospitante del Chirocefalo, crostaceo preistorico ed unico nel nostro PIANETA... ma questa è un'altra storia...