Caro diario,

Come recuperare la vita dopo due giorni di Oktoberfest? Con una bella esperienza culinaria, in quel di Norimberga, lontano da pinte di birra e montagne russe.
Osservando le tante "stelle" che illuminano la città bavarese, c'è n'è una che brilla di luce particolare, Tisane, ristornate gourmet situato nel centro storico di Norimberga. Tisane appare subito un locale con una forte identità, moderna, propone un unico menù degustazione con concept "chef table", prima volta per il sottoscritto. Il locale ha una singola sala dominata dal bancone possente in pietra che separa, ma al tempo stesso unisce clienti e staff. Al centro della sala la cucina in cui lo chef René Stein prepara i suoi piatti. La cucina tiene alte le aspettative dimostrando a pieno di meritare la stella della Michelin, forte è la selezione di piatti vegetali tendenti alla cultura nordica. Da notare comunque come ormai la globalizzazione abbia contaminato la ristorazione in generale, perciò a Norimberga come a Parigi, l'offerta culinaria faccia riferimento su alimenti ricorrenti quali possono essere il  piccione o il baccalà. 
Ma la vera particolarità di questa esperienza è la possibilità di ammirare la costruzione dei piatti e la catena di montaggio che ne segue; si ha la percezione di partecipare non ad una semplice cena, ma a qualcosa di più orchestrato, come una messa in scena teatrale, in cui sul palco della cucina lo staff elabora le pietanze seguendo ognuno il loro copione, con un ritmo altalenante che va dalla cottura per poi passare all'impiattamento. E nel rito coordinato della preparazione, noi pubblico pagante osserviamo insieme uniti dallo stesso tavolo che circumnaviga i fornelli, la tavola è ridotta al minimale, esente da tovaglie e varietà di ceramiche, l'attenzione è concentrata tutta sulla realizzazione delle portate e dall'attesa di poterle assaggiare.

Piatto preferito: Baccalà cotto a bassa temperatura, servito su spuma di mare con cicerchia, erba cipollina e petali di ostriche (fig.11)